Siamo quello che mangiamo, ma siamo anche quello che respiriamo. La bronchite cronica e la broncopneumopatia cronica ostruttiva sono le tipiche espressioni di coloro che hanno esposto a ripetuti insulti il loro apparato respiratorio, tra i quali insulti una posizione di primo piano occupa il fumo di sigaretta.

Il fumo è in grado di danneggiare le vie respiratorie perché ha un’azione irritante, aumenta la produzione di secrezioni e ne rallenta la loro espulsione, il che, abbinato alla concomitante riduzione delle difese anticorpali verso gli agenti infettivi, contribuisce all’insorgenza di infezioni, che a loro volta potenziano il danno. Il fumo è inoltre un’importante fonte di radicali ossidanti, sostanze in grado di attivare a livello delle vie respiratorie processi di infiammazione e di lesione che, quando arrivano ad interessare gli alveoli polmonari, provocano il cosiddetto enfisema polmonare.

L’acqua di Tabiano, acqua solfureo-solfato-calcico-magnesiaca, il cui principio attivo è l’idrogeno solforato, posta a contatto delle vie respiratorie tramite inalazioni, è in grado di limitare il danno da fumo, potenziando i naturali meccanismi di difesa di cui l’organismo è provvisto.

Lo zolfo contenuto nell’acqua di Tabiano ha infatti un documentato effetto anticatarrale e prosciugante dalle secrezioni in eccesso, essendo in grado di agire sulle cellule che producono il muco, diminuendone la secrezione, sul muco stesso, rendendolo più fluido e quindi più facilmente espettorabile, nonché sui naturali meccanismi di eliminazione del muco, potenziandoli.

L’idrogeno solforato è inoltre un potente antiossidante, cioè in grado di proteggere dai radicali liberi, fattori estremamente nocivi per l’apparato respiratorio, dei quali il fumo e l’inquinamento ambientale sono importanti fornitori.

Infine un altro effetto documentato dell’acqua di Tabiano  è quello di potenziare le naturali difese immunitarie a livello delle mucose dell’apparato respiratorio, di ridurre cioè la probabilità di infezioni, normalizzando la produzione di anticorpi locali.

In definitiva le inalazioni con acqua di Tabiano possono risultare utili nel limitare i danni che il fumo di sigaretta esplica sui bronchi e sui polmoni, contribuendo così a rallentare l’instaurarsi di malattie respiratorie croniche. Quando tali malattie, principalmente la bronchite cronica e la broncopneumopatia cronica ostruttiva anche con componente asmatica, si sono purtroppo già instaurate, la terapia termale con acqua di Tabiano può contribuire al miglioramento dei sintomi, a ridurre la frequenza e l’intensità delle riacutizzazioni e a limitare quindi la progressione del danno.

Tale azione di protezione sarà ovviamente tanto più efficace quanto più precoce e drastica sarà stata la cessazione del fumo.

Si è sempre pensato che il fumo di sigaretta fosse un vizio. In verità il fumo non è un vizio, non è un’abitudine, ma è una vera e propria tossicodipendenza. Il tabagismo è una malattia, come afferma anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità. La nicotina, presente nel tabacco, è infatti capace di indurre dipendenza, per cui è difficile smettere.
Esistono rimedi per alleviare la voglia di fumare?
Purtroppo, fino ad oggi, nessun rimedio può sostituire la forza di volontà. Il tentativo di smettere di fumare si deve basare sulla decisione di non voler più essere un fumatore. Le ragioni di questa decisione possono essere varie:  sensi di colpa per i danni che si potrebbero causare ad altre persone (fumo passivo), preoccupazioni per la propria salute,  semplici motivazioni economiche.

E’ consigliabile stabilire la data precisa in cui si intende smettere di fumare, comunicarla ai familiari ed agli amici, non frequentare luoghi in cui si fuma o persone che fumano, buttare tutti i pacchetti di sigarette che si hanno, fare una pulizia dei denti, quando viene la voglia di fumare frequentare un amico o conoscente che non sopporti il fumo.

Esistono trattamenti per alleviare il bisogno impellente di fumare (craving) e i sintomi di astinenza da nicotina (insonnia, rabbia, irrequietezza, depressione, deficit di concentrazione, aumento dell’appetito, stipsi). Il trattamento farmacologico più diffuso per ottenere la disassuefazione da nicotina è rappresentato dalla terapia sostitutiva con somministrazione controllata della stessa sostanza, tramite gomme da masticare, cerotti, inalatori, compresse sublinguali.

Gli utilizzi del bupropione, un antidepressivo che non contiene nicotina, o della vareniciclina si sono rivelati di recente particolarmente interessanti per combattere gli effetti che possono verificarsi nei soggetti che hanno smesso di fumare.

E’ bene che la terapia farmacologica sia consigliata e seguita da personale sanitario competente ed associata ad una terapia comportamentale e di supporto psicologico.

Esistono metodi alternativi alla farmacologia, anche se alcuni di non comprovata validità scientifica: l’ipnosi, destinata ai fumatori decisi a smettere, per ottenere l’effetto di rinforzare la loro decisione; la psicoterapia di gruppo, ove i soggetti che vogliono smettere di fumare rinforzano a vicenda la loro volontà; l’agopuntura, le graffette, le placche e i fili di seta, che vengono applicati in un punto dell’orecchio, ove stimolerebbero la produzione di endorfine, che dovrebbero aiutare a superare la crisi di astinenza.