Inquinamento ambientale e cure termali – 1
Il dottor Mauro Pizzi, medico pneumologo, descrive in questo articolo il rapporto tra inquinamento ambientale e patologie respiratorie e come queste possono essere trattate con le cure termali offerte a Tabiano.
Nella prima parte vediamo come l’inquinamento può causare malattie alle vie respiratorie.
Inquinamento ambientale e malattie delle vie respiratorie
Numerosi studi hanno documentato la correlazione tra inquinamento ambientale e aumento di frequenza delle malattie a carico dell’apparato respiratorio.
D’inverno, così come d’estate, l’aria nelle città è spesso inquinata: gas di scarico delle autovetture, polveri di lattice che derivano dal deterioramento dei pneumatici delle auto, oltre agli inquinanti prodotti dagli insediamenti industriali e, d’inverno, anche l’inquinamento prodotto dai sistemi di riscaldamento. In estate, nonostante l’assenza di quest’ultimo, il calore contribuisce alla formazione dell’ozono, una forma di ossigeno irritante per le vie respiratorie.
La maggior parte delle sostanze inquinanti presenti nell’atmosfera sono gas o particelle che entrano nell’organismo attraverso i polmoni.
Tra gli inquinanti più dannosi per l’apparato respiratorio figura l’anidride solforosa o biossido di zolfo (SO2): è un gas prodotto dalla combustione di fossili come il carbone e il petrolio grezzo. Le fonti maggiori sono gli impianti di energia elettrica, le raffinerie di petrolio, le industrie della carta, le fonderie e anche i riscaldamenti domestici. Nell’atmosfera interviene anche in reazioni chimiche con l’acqua, metalli e altre sostanze per formare una grande varietà di particolati sotto forma di aerosol; viene inoltre ossidato in composti acidi potenzialmente dannosi per la salute dell’uomo.
Un’altra importante fonte di inquinamento ambientale è il cosiddetto particolato sospeso (TSP, Total Suspended Particulate ): rappresenta una complessa miscela di composti organici ed inorganici. E’ costituita da un’ampia varietà di sostanze solide e liquide derivate da fonti naturali o dalle attività umane (centrali termiche, processi industriali, traffico veicolare, riscaldamento domestico, inceneritori industriali ). Particolarmente dannoso è il particolato di derivazione dai motori diesel.
Le particelle, in base al loro diametro, esplicano danni in differenti sedi dell’apparato respiratorio: quelle con diametro inferiore a 5 micron (1 micron = 1/1000 di millimetro ) sono in grado di raggiungere addirittura gli alveoli polmonari con possibile compromissione degli scambi respiratori. Il particolato può costituire inoltre il substrato per il trasporto di allergeni liberati nell’atmosfera, ad esempio granuli di polline, aumentandone così il potere allergizzante.
Altri inquinanti ambientali sono gli ossidi di azoto (NOx): sono in egual misura prodotti dai veicoli a motore e da fonti fisse di combustione (centrali termiche, riscaldamento domestici); essi comprendono il monossido di azoto (NO), il biossido di azoto (NO2) e altri gas e vapori.
Inoltre va ricordato l’ozono: si tratta di un inquinante secondario che si forma nell’atmosfera attraverso reazioni chimiche a partire da ossido di azoto, da piccole molecole organiche (per esempio idrocarburi, composti volatili organici) e con il contributo della luce del sole. In piccola parte è presente per scambi con l’ozono della stratosfera. E’ di per sé stesso tossico ed è il maggiore ossidante dello smog fotochimico.
Molti altri inquinanti (per esempio metalli pesanti quali il piombo, composti organici volatili quali il benzene, gli idrocarburi policiclici aromatic ) sono presenti nelle aree urbane e/o in condizioni locali specifiche e possono causare effetti a lungo termine.
Importanti sono pure i cosiddetti fattori indoor di inquinamento: fumo di tabacco, polluzione domestica (misure di coibentazione degli ambienti domestici che impediscono il ricambio di aria, favorendo il ristagno di inquinanti legati alla cucina a gas ed al fumo) e allergeni domestici, per la sempre più frequente presenza di animali domestici.
Le possibili conseguenze a livello dell’apparato respiratorio dell’esposizione a tossici ambientali sono irritazione oculare, nasale e delle prime vie aeree, infezioni del tratto respiratorio superiore con riduzione delle normali attività quotidiane (assenze lavorative e scolastiche), aumento della sensibilità delle vie aeree che divengono più facilmente soggette ad allergie, in particolare con manifestazioni di tipo asmatico: quindi tosse, catarro e sibili respiratori che richiedono trattamento medico, sintomi associati al declino della funzione polmonare ed alla cronicizzazione dell’infiammazione (bronchite cronica e broncopneumopatia cronica ostruttiva).
Aumenta pure la frequenza di infezioni acute a carico delle vie aeree inferiori ( bronchiti, bronchioliti e broncopolmoniti ) e si incrementa incidenza di fasi di riacutizzazione in pazienti affetti da malattie respiratorie croniche.
Alkè
Le terme oltre ad essere piacevolmente rilassanti sono un valido supporto per migliorare condizioni respiratorie più o meno critiche. La forte esposizione quotidiana ad agenti atmosferici inquinanti, come polveri sottili e gas serra, sono le principali cause scatenanti e aggravanti malattie respiratorie. Le cure termali possono con successo alleviare certi disturbi. Oggi, soprattutto grazie a processi di sensibilizzazione ambientale nazionali e europei, le città sembrano iniziare a muoversi verso una maggior consapevolezza mettendo in atto progetti urbanistici e di tutela ambientale atti a preservare l’integrità dell’ecosistema e restituire un maggior grado di purezza all’aria.