Nel 1914 Giacomo Corazza vendette la proprietà delle Terme di Tabiano a una società milanese, in seguito, nel 1918, fu rilevata dal comune di Milano, che la diede in gestione diretta al Pio Istituto Santa Corona e costruì, fra l’altro, l’acquedotto. Nel 1934 la proprietà delle terme passò finalmente al comune di Salsomaggiore.

L’amministrazione comunale decise di trasformare Tabiano in una città giardino, con grandi parchi e strutture, allora molto carenti, per gli svaghi dei curandi, con l’intento di migliorare la qualità della vita di ospiti e residenti.
Furono studiati alcuni progetti urbanistici tra cui, nel 1941, l’originale proposta di modificare in stile neomedioevale tutta la frazione, legando in questo modo Tabiano Bagni con il castello, sull’esempio di Grazzano Visconti: accanto all’antico castello piacentino venne costruito ai primi del Novecento un intero villaggio in stile neo-gotico-rinascimentale.

Castello di Tabiano

Il Castello di Tabiano

Questi progetti tuttavia non vennero realizzati per la sopraggiunta guerra: soltanto lo stabilimento fu leggermente ampliato. Dopo la guerra si decise di modificare radicalmente la struttura dello stabilimento secondo i princìpi dell’architettura razionalista e nel 1959 fu inaugurato l’odierno stabilimento che fu intitolato ad Emilio Respighi, direttore sanitario delle terme dal 1887 al 1912. Intanto venne perforato un altro pozzo di acqua termale (pozzo Arvè) perché la vecchia fonte Pergoli era divenuta insufficiente alla richiesta.

L’apertura del nuovo stabilimento portò a un sensibile aumento del numero dei curandi, che nel 1981 raggiunsero il massimo storico: quasi 70.000. Nel 1998 lo stabilimento Respighi fu ampliato con un progetto dell’architetto Marco Dezzi Bardeschi: un nuovo ingresso dove venne sistemata l’accoglienza e il reparto pediatrico/invernale, che permise anche l’apertura delle terme per tutto l’anno. Un nuovo pozzo (Arvè 1 bis) venne scavato a pochi metri dal pozzo Arvè.

Terme di Tabiano

Tabiano: lo stabilimento termale oggi

Le Terme di Tabiano continuano oggi ad accogliere ospiti provenienti da tutta Italia, che qui trovano una cura efficace per numerose patologie, soprattutto respiratorie e dermatologiche.