La storia di Tabiano Terme è strettamente legata al suo castello, eretto nell’ XI secolo sulle rovine di un insediamento romano dai marchesi Pallavicino per proteggere le saline di Salsomaggiore. Ancora oggi, si distingue tra Tabiano Castello – denominazione che indica il borgo sorto attorno alla rocca – e Tabiano Bagni, il paese sviluppatosi attorno alla fonte Pergoli e allo stabilimento termale.

Le qualità terapeutiche dell’acqua termale di Tabiano, a differenza di quella di Salsomagiore, furono note fin dai tempi più antichi, anche se i primi che ne trassero beneficio furono gli animali domestici colpiti da affezioni cutanee, che venivano condotti alla fonte proprio per curare le malattie della pelle.

Verso la fine del ‘700 anche gli uomini iniziarono a utilizzare le acque sulfuree, pare per merito di un mendicante “con tutto il corpo ricoperto da luridi erpeti” che si immerse nell’acqua puzza (così veniva chiamata popolarmente) traendone grande giovamento.

A inizio Ottocento, in epoca napoleonica, cominciarono gli studi scientifici sull’acqua termale di Tabiano, che misero in evidenza un contenuto notevole di gasidrogeno solforato, superiore a qualunque altra acqua solfurea del mondo. Con grande lungimiranza gli studi dell’epoca già proponevano di utilizzare le acque termali, oltre che per le malattie cutanee, anche per i disturbi ginecologici, le intossicazioni da metalli pesanti, il diabete e “tutti quei fenomeni morbosi di contrazione spasmodica della gola e di respirazione soffocante”. Nel 1835 il paese contava 960 abitanti.

 

Tabiano Castello

Tabiano Castello