Terme in gravidanza: si possono fare le cure?

La gravidanza è un momento davvero delicato nella vita di ogni donna, che si trova a fare i conti con un corpo che cambia di giorno in giorno. Per questo è normale avere dubbi o perplessità di ogni tipo, che riguardano anche le cure termali. Sappiamo infatti che moltissime mamme si fanno questa domanda: posso andare alle terme in gravidanza? O è meglio evitare le cure termali? Abbiamo chiesto ai nostri medici di aiutarci a trovare una risposta.
Si possono fare le cure termali in gravidanza?
Abbiamo rivolto questa domanda alla dottoressa Ilaria Gambardella, otorinolaringoiatra alle Terme di Tabiano. Questa è la sua risposta:
“In realtà non esistono controindicazioni assolute riguardo la gravidanza. Si tratta in genere di precauzioni assunte in pazienti che, entrando in comunità termale, rischiano più facilmente un contagio di infezione delle vie respiratorie a causa dell’elevato numero di persone presenti nello stabilimento. È infatti cosa nota che in gravidanza il numero di farmaci assumibili è estremamente ridotto per evitare danni al feto, quindi si rischierebbe di sviluppare anche un semplice raffreddore senza poter assumere farmaci antibiotici e antinfiammatori, se non in casi estremi.
Un altro motivo che porta a sconsigliare di effettuare le cure termali durante la gravidanza è correlato alle proprietà organolettiche dell’acqua sulfurea di Tabiano, che sprigiona degli odori acuti che possono intensificare le note nausee che si sviluppano durante lo stato di gravidanza.”
Un consiglio sempre valido: parlare con il proprio medico
In generale, sappiamo ora che si possono fare le cure termali in gravidanza, se non si hanno disturbi particolari. Tuttavia, visto che ogni caso è unico e va valutato con attenzione, soprattutto considerato il momento delicato, il consiglio è sempre quello di rivolgersi al proprio medico e di valutare con lui se è il caso o meno di effettuare le cure.
Speriamo di avere aiutato tutte le future mamme a chiarire i dubbi sulle terme in gravidanza. Se così non fosse, non abbiate timore di approfondire il discorso con il vostro medico.